NOVARA: Croce e delizia… Signora mia! 10 Marzo 2017

By La Redazione|6 Marzo 2017|Senza categoria|0 comments

 

FONDAZIONE TEATRO COCCIA

 Fuori Abbonamento

Storie di vita vissuta per pianoforte e voce recitante

Una serata con Simona Marchini

e al pianoforte Paolo Restani

di Simona Marchini e Claudio Pallottini

 

 

Coproduzione Fondazione Teatro Coccia Onlus e Simonpietro Cussino, ALTERA ACTIONE

Uno speciale omaggio a Giuseppe Verdi: la voce di Simona Marchini ci racconta tre storie appassionanti – Traviata, Rigoletto, Trovatore – la cosiddetta trilogia popolare – intercalata dalla maestria di Paolo Restani, interprete delle più celebri parafrasi di Liszt su temi verdiani.

L’incontro con l’opera nasce dall’infanzia: eroi, eroine, drammi, passioni… tutto ha nutrito la mia vita, e quella della mia famiglia, da quando ho memoria condivisa con nonni e genitori. Spesso l’immedesimazione era fortemente emotiva, fino alle lacrime. Passavo tutto il repertorio, dal martirio d’amore alla malizia giocosa dell’intrigo sentimentale… Insomma ero totalmente immersa in un fantastico mondo pieno di suoni, costumi, luci e voci “miracolose”… Bene, tutto questo si è sedimentato, depositato, nei molti strati del mio patrimonio di vita e di esperienza ed è diventato “spettacolo”. Credo di avere fatto un genere di teatro dedicato all’opera assolutamente unico: “Salotto Carmen” (1986) e “Dossier Trovatore”

(1990 Festival Verdiano, Parma), e monologhi da personaggio di “Quelli della notte” con tutta l’ingenuità, la tenerezza, e l’immedesimazione di un’anima semplice.

Ironia leggera, ma anche commozione di un “genere” che è denso di storia e di identità culturale. Da qui nasce l’idea di raccontare tre storie appassionanti (Traviata, Rigoletto, Trovatore), la cosiddetta trilogia popolare…a modo mio, coinvolgendo l’arte raffinatissima di Paolo Restani che descrive al pianoforte temi verdiani attraverso la parafrasi di Liszt. E’ sicuramente un connubio audace ma l’intenzione è un intrattenimento colto, gentile, e appassionato su una “materia” che risuona nel profondo di ciascuno di noi. Basta che abbia occhi sensibili e “sorridenti” per guardare il melodramma con l’amore dovuto.

Simona Marchini

 

Simona Marchini, voce recitante

Dopo la laurea in Lettere Moderne si avvicina all’ambiente artistico attraverso la partecipazione a programmi televisivi e radiofonici all’epoca dirompenti per il linguaggio utilizzato (Quelli della notte di Renzo Arbore, A tutto gag, Black out), ideando personaggi femminili presto divenuti popolari.

Nel 1985 riapre, come Centro Culturale, La Nuova Pesa (fondata nel 1959 dal padre) dando avvio non solo a un percorso espositivo che ha visto la partecipazione di artisti tra i più importanti della scena internazionale (D. Spoerri, J. Kounellis, R. Horn, H. Nagasawa, F. Mauri, tanto per citarne alcuni), quanto a un’attività di promozione e organizzazione culturale che culminerà con la Sovrintendenza del Todi Arte Festival dal 2000 al 2007.

Per quanto riguarda la passione di una vita, l’opera lirica, oltre a numerose regie (La Rondine, Hansel e Gretel, Cenerentola), si segnalano la realizzazione, nel 1998 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, della mostra Opera, percorsi nel mondo del melodramma e, su un piano dichiaratamente divulgativo, gli Incontri sull’opera lirica rivolti alle scuole, con cadenza annuale.

L’impegno più recente per quanto riguarda la promozione culturale è stato un ciclo di concerti della pianista Marta Argerich dedicati al quarantennale dalla morte del Maestro italo-argentino Vincenzo Scaramuzza.

Sul piano dell’impegno civile ha dedicato particolare attenzione alla condizione dell’infanzia nelle aree più povere del mondo (è Ambasciatrice UNICEF dal 1987) non trascurando le problematiche dell’infanzia del nostro paese, soprattutto per quanto riguarda il tema della crescita attraverso la formazione artistica, in particolare quella musicale, istituendo laboratori di propedeutica musicale.

Dal 1979 conduce un’intensa attività teatrale come attrice lavorando, tra gli altri, con Pietro Garinei (Rugantino), Jérôme Savary (L’Avaro, La sempreBella e la piccola Bestia), Memè Perlini (Quando torna la primavera di A. Wesker), Maurizio Nichetti (Le sorelle Materassi), P. Maccarinelli (Ahi, corpo crudele di G. Manfridi), Matteo Marasco (Storia di una capinera), Gigi Proietti (La Mostra).

 

Paolo Restani, pianista

Nato nel 1967, ha studiato pianoforte con Vincenzo Vitale, Gerhard Oppitz, Peter Lang e composizione con Bruno Bettinelli e Paolo Arcà. Talento precoce, ha dato il suo primo recital a 12 anni.

A soli 16 anni è invitato dal grande direttore artistico Francesco Siciliani a debuttare all’Accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma dove ottiene uno straordinario successo; immediatamente seguono scritture presso i maggiori teatri italiani.

In più di venticinque anni di carriera ha dato concerti in molti dei più importanti centri musicali del mondo.

La padronanza tecnica e la profondità di lettura tese a rendere trasparente e percepibile ogni minimo dettaglio di scrittura, ne fanno un interprete eccelso, soprattutto nel repertorio romantico, dove il suo virtuosismo richiama inevitabilmente alla memoria i più grandi nomi della tradizione pianistica.

Di lui l’Allgemeine Zeitung ha scritto: “…nell’esecuzione di Chopin sono sorprendenti le affinità con Vladimir Horowitz per il timbro, la ricchezza del colore e la chiarezza della melodia…”.

Nel Giugno 2004 il debutto con l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti (Concerto nr. 2 di Liszt) viene accolto con unanimi ed entusiastici consensi.

Nel 2005, in occasione della sua quarta tournée in Sud-America, viene insignito del “Premio della Critica Argentina” quale migliore interprete dell’anno per la musica classica.

Musicista versatile, testimone dell’integrazione possibile tra le diverse forme d’arte, è co-protagonista in produzioni teatrali che lo vedono al fianco di Carla Fracci, Sylvie Guillelme, Laurent Hilaire, Enrico Maria Salerno, Simona Marchini, Gottfried Wagner.

Vasto e versatile è anche il repertorio affrontato da Restani in sala di registrazione: i suoi progetti discografici includono Rachmaninoff, Alfredo Casella, John Field, Johannes Brahms e molti altri grandi Autori.

Share this Post:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>
*
*