MILANO: Groppi d’amore nella scuraglia – Teatro della Cooperativa dal 17 gennaio 2017

By La Redazione|4 Gennaio 2017|PROSA|0 comments

produzione La Casa degli Alfieri
di Tiziano Scarpa
con Emanuele Arrigazzi
musiche originali di Andrea Negruzzo

“Ciò che non siamo in grado di cambiare dobbiamo almeno descriverlo.”

Rainer Werner Fassbinder

Emanuele Arrigazzi è uno Scatorchio irresistibile. Si immerge nei larghi pantaloni della sua maschilità e la rende umanissima. Travolgente e impetuoso, Emanuele-Scatorchio fa spalancare le risate degli spettatori e li conficca nelle profondità della commozione.

Emanuele riesce a rendere tutto così naturale!, come se la cialtroneria e la sgangheratezza di Scatorchio venissero fuori spontaneamente. In realtà è l’artista-attore che le ottiene con la sua raffinatezza, e attingendo a quella parte selvaggia dell’animo maschile che abbiamo tutti, ma che ci dicono sia meglio non tirare fuori.

La maestria da grande attore si vede anche in questo: Emanuele spesso lascia che sia Scatorchio a recitare, cede a lui il compito di imitare tutti gli altri personaggi: e così il nonno, la vedova Capecchia, il sindaco, il prete, l’amata Sirocchia, il rivale Cicerchio e tutti gli altri, sono impersonati dal protagonista più che dall’attore; hai l’impressione che sia direttamente Scatorchio a presentarteli. In questo modo l’immersione nel racconto è ancora più intensa, il coinvolgimento è potente, e questa storia arriva al pubblico con una forza moltiplicata.

Tiziano Scarpa

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